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Storia del caffè

Posted on Mar 2, 2018 in lavoro, salute


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A partire dal XIX secolo il caffè diventa la bevanda più popolare del mondo dopo l’acqua.

BREVE STORIA DEL CAFFÈ: TRA LEGGENDA E ORIGINI PASTORALI

La storia del caffè è intrisa di numerose leggende. Il suo effetto stimolante sul corpo umano fu scoperto per caso, proprio come le virtù terapeutiche del tè, ma oltre mille anni più tardi. Secondo la leggenda, tutto ebbe inizio nel IX secolo, in Abissinia, l’odierna Etiopia. Un pastore che viveva nella provincia di Kaffa si stupiva del fatto che le sue capre non riuscissero a dormire la notte. Non sapendo cosa fare, si rivolse ai religiosi di un vicino monastero, che svelarono l’arcano: alle capre piaceva mangiare i frutti simili a ciliegie di una strana pianta – l’arbusto di caffè. Spinti dalla curiosità scientifica, i monaci prepararono un infuso con queste bacche e dopo aver bevuto la bevanda si sentirono pervasi di energia.

CAFFÈ – “LA SOBRIA EBBREZZA”

Ancora oggi l’altopiano etiope è ritenuto la culla del caffè. Da lì le bacche di caffè raggiunsero l’Arabia oltrepassando il Mar Rosso. La coltivazione del caffè ebbe inizio in Yemen a metà del XV secolo. Dalle città di Mecca e Medina, meta di numerosi pellegrini, il caffè si diffuse velocemente in tutta la penisola araba. La cittadina portuale di Mokka rimase fino al 1720 centro del commercio mondiale del caffè. Per questo motivo, fino al XVIII secolo nei caffè di tutta Europa si beveva “mokka”, una bevanda tremendamente costosa che solo i nobili potevano permettersi. Con l’espansione dell’Impero Ottomano nel XVI secolo il caffè si diffuse in Asia Minore, Siria, Egitto e nell’Europa sudorientale. Tutto il mondo islamico fu conquistato dalla “sobria ebbrezza” della bevanda nera, il cui nome odierno deriva dalla parola araba “qahwah” che significa “vino”, mentre i turchi la chiamavano “kahweh”. Non essendo permesso ai musulmani il consumo di alcool, il caffè divenne il “vino dell’Islam”.

LA FINE DEL MONOPOLIO ARABO SUL CAFFÈ

Gli arabi custodivano le bacche di caffè e i suoi preziosi frutti gelosamente, proibendone severamente l’esportazione. Il commercio dei chicchi di caffè rimase per lungo tempo in mano agli arabi, fino a che, agli inizi del XVII secolo, alcuni intrepidi commercianti olandesi ebbero il coraggio di contrabbandare i chicchi di caffè in Europa. Qui le bacche di caffè furono coltivate in serre e aranciere, prima che le ambiziose potenze coloniali iniziassero a coltivarle sull’isola di Giava, in Colombia o in Kenya. Il caffè, ormai merce diffusa a livello internazionale, divenne nel XIX secolo “bevanda del popolo” in molti paesi. Anche la storia di Lavazza ebbe inizio in quegli anni: l’azienda, infatti, fu fondata a Torino nel 1895. Ciò che nell’850 era iniziato con una misteriosa pianta è oggi la bevanda più popolare al mondo dopo l’acqua.

     articolo condiviso da: lavazza.it


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